CONTEMPORARY
Project: PAN-Museo Sommerso
PAN – UNDERWATER GARDEN OF SCULPTURE FOR AEOLIAN ISLANDS
Pan was the God of the Woods then associated with Fauna became the spirit of all the natural creatures, the forest, the abyss and the deep.
The name is, however, similar to πᾶν, which means "everything". The mythological figure resembles the Vedic solar hero Pushan, whose name, from the Sanskrit word pūṣyati, would mean "the one who makes prosperity." It is also assimilated to Phanes (Φάνης, φαίνω phainō, "that brings light"), another name of Protogonos (Πρωτογόνος, "first born"). It was also associated with Faun, male version of Fauna, and as such was the spirit of all natural creatures, later linked also to the forest, the abyss, to the deep.
PAN - The submerged museum - wants to show that the interaction between art and the environment can attract the right attention to promote and safeguard submarine life.
Sculptures, made with special non-polluting materials, will be fixed at the bottom of the sea. A magical and surreal place will be visited with mask and fins or cylinders, from 4 to 8 meters in depth. In this era of selfie no one will leave the Aeolians without a click near the works! More resistant to cement over time will color with seaweed becoming one with the backdrop.
Bringing attention to "Beauty", like every museum, is the ultimate goal of the operation.
How much damage does the indiscriminate fall of an anchor lead to a marine ecosystem like posidonia?
Trawl nets are destroying a good part of the backdrop on our shores.
If you knew that under the blue sea there are precious artistic works, would you give more attention to your behavior at sea?
Through art and culture we can draw attention to the need to protect "physically" areas to be protected by educating, of course, people to respect nature.
"We are the keepers of our sea, through whom we live and breathe: we have the special task of protecting it and taking care of the beings who live it.
It is necessary today, more than ever, to re-form the ethical principles and behaviors with which to be the guests and guardians of our beloved Mediterranean "
(Federica Tesoriero - Aeolians Ambassador)
COMMUNICA TION
Message vehicle for who supports the operation and who collects funds
VISITORS
An attraction for tourists around the world
SPONSOR
Effective visibility for Foundation sponsors
(Any organization or private that will support the Museum will have the name next to that of the artist on the plate dedicated to the backdrop).
MISSION
To make the public aware of the environmental protection in italian islands, in particular where there is no protection at the sea.
MA TERIALS
Sculptures with non-polluting materials and new technologies for the realization of works.
ENVIRONMENT AND RECYCL
The non-polluting plastic granulate, to sensitize the possibilities of plastic recycling.
OBSERVATORY
A capsule with air on the backdrop to make everyone underwater vision possible.
THEME
"Human being". The Return to "Human Being". As the ultimate measure of all things.
Sculptures should not exceed the size of human beings. They have to rewrite positions, actions, humans ... intoxicated. They can be dressed or naked. A possible "immersed" world, to make "emerge" a renewed commitment to the Aeolian Islands environment ... first of all Italy and the world then!
11 artists for 11 sculptures for 11 guardians of abyss.
A communication strategy capable of telling the artistic / environmental path to the whole world.
Where
The Aeolian Islands are UNESCO World Heritage and are among the most beautiful Mediterranean islands with two active volcanoes and a wide variety of backdrops.
Just where nature shows strength and becomes almost essence the NAP will take shape. The blue sea that characterizes the Aeolians is rapidly emptying, many ecosystems are at risk and many of the finest bays are disappearing.
Wishing to replicate it as soon as possible in the other islands.
Submerged museum
Some artists will be selected on a direct call, while others will be selected through a public call. We have already identified the Noble Father of the Project.
Each artist will have a godfather or a godfather.
Contacts
Franco Losvizzero - francolosvizzero@yahoo.it
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Comunicato Stampa ITA
Siamo lieti di invitarLa
alla presentazione di
“PAN - Museo Sommerso”
Mercoledì 10 Maggio 2017
dalle ore 16.00 alle 17.00
Circolo Ufficiali della Marina
2167, Castello (Area Arsenale) Venezia
La presentazione avverrà nell’ambito del ciclo di conferenze dedicato agli oceani e alla loro salvaguardia denominato: “My Art Guides Venice Meeting Point “An ocean Archive” all’interno del Circolo Ufficiali della Marina a Venezia nei giorni dell’inaugurazione della Biennale d’Arte.
Incontro con:
Franco Losvizzero (Pan- Museo sommerso),
Federica Tesoriero (Aeolian Islands Ambassador),
Michele Gervasuti (Fondazione Bruchium)
L’arte è veicolo di informazioni e il museo subacqueo può essere il traino, non solo per le Eolie, di una sensibilizzazione verso l’ambiente e verso la bellezza.
Un’ idea che ha già raccolto l’entusiasmo di istituzioni e cittadinanza a cui deve seguire l’adeguato fundraising. Fondazioni private, istituzioni, privati cittadini, potranno contribuire alla realizzazione di un giardino di sculture subacqueo ideato dall’artista Franco Losvizzero con un format replicabile su diversi fondali, con impatto zero (per l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili: il granulato plastico), con costi sostenibili (le sculture verranno realizzate con plotter 3D) e con le infinite idee degli artisti selezionati tramite “Call” e su invito. Tema: “L’Essere Umano”.
Un luogo dello spirito.. sommerso, un museo senza pareti, capace di far sognare chi dell’Arte ne sa e chi vuole incontrarLa fuori dagli spazi convenzionali.
“Siamo noi i custodi del nostro mare, grazie al quale viviamo e respiriamo: abbiamo il compito speciale di proteggerlo e prenderci cura degli esseri che lo vivono. Occorre, oggi più che mai, ri-formare i principi e i comportamenti etici con cui poter essere ospiti e custodi del nostro amato mediterraneo” (F.T.)
Contacts
Michele Gervasuti - m.gervasuti@gmail.com
Franco Losvizzero - francolosvizzero@yahoo.it
Project: MOMA Hostel - Museo Abitabile
Comunicati Stampa
MOMA Hostel - Museo abitabile
Il 19 Marzo abbiamo inaugurato il primo Museo Abitabile e dico museo perché è forse più un museo che un ostello. Cosa serve per fare un museo? Artisti bravi! Se viventi meglio, soprattutto se vogliamo definirlo ‘contemporaneo’. Che sia facilmente accessibile e che sia ‘coinvolgente’. Opere di qualità che ti facciano sentire immerso. Quando sognando di notte, le esperienze toccanti della giornata si rifanno vive. La realtà si mischia all’immaginazione ed è li, secondo me, che si può creare un vero contatto con la “Visione”. Visione di un artista, la propria visione alterata, contaminata, riflessa, insomma un incontro vero e magari a livello inconscio con l’Arte!
Il Moma Hostel vuole essere tutto questo, un posto di relax sicuramente ma anche di riflessione. Un luogo per incontrare gli altri ma soprattutto se stessi.
Ostello forse è riduttivo perché sarebbe nel caso un Luxury Hostel! Ma nemmeno Luxury è giusto perché è anche minimal e spartano quanto basta. Se però vivere nella bellezza, di Roma e dell’arte, è un lusso - e secondo me lo è! - allora si! Stiamo parlando di Luxury-Hostel-Museum!
Il 19 Marzo sono venute oltre mille persone, ne aspettavamo al massimo 200. L’articolo a tutta pagina sul Messaggero ha sicuramente fatto il suo ma l’entusiasmo che abbiamo percepito, oltre i complimenti, è andato ben oltre le aspettative. Vedere qualcosa di vivo, di tangibile, con energie fresche è comunque una piccola rivoluzione per Roma. Chi è nei musei è davvero troppo slegato dalle dinamiche vive dell’arte che scorre tra gli artisti. Non a caso il primo a scoprire Van Gogh è stato un altro artista ovvero Goguin. Io mi sono limitato a mettere insieme artisti che mi piacciono e con cui ho intrecciato relazioni e credo che non percepire da parte di istituzioni come anche La Biennale o Quadriennale che sia, l’avanzare di nuove energie significa chiudersi in uffici troppo caldi per essere ‘accesi’ dal movimento culturale che anima realtà come il MAAM sulla Prenestina o realtà trasversali e soprattutto ‘sperimentali’ di cui l’Italia, per fortuna, è ancora piena! Gli artisti come i ricercatori in genere tendono ad emigrare se la considerazione continua ad essere così superficiale! E’ anche vero che molti degli artisti presenti al Moma Hostel sono passati per Biennali e Musei importanti speriamo di portare il museo in camera dei turisti perché solo conoscendo la ricerca contemporanea si può realmente apprezzare i “contemporanei” dell’epoca e solo conoscendo può maturare il rispetto per la bellezza… non solo di Roma ma in genere e soprattutto il rispetto e la curiosità per l’altro.
MOMA Hostel - Museo abitabile
inaugurazione: 19 Marzo 2017
Si tratta di un nuovo Concept Hostel dedicato alle nuove generazioni di viaggiatori.
in Via Paolo II, 7 a Roma (50 mt dalla Stazione San Pietro; 200 mt dal colonnato di San Pietro)
M.O.M.A.
Meet
Others
Meet
Art
Con Opere site specific di Diamond, Davide Dormino, Barbara Salvucci, Matteo Giuntini, Luca Grechi, Virdi, Francesca Romana Pinzari, Franco Losvizzero, Mauro Magni, Angelo Colagrossi, Gaia Scaramella, Cristiano Quagliozzi, Raimondo Galeano, Tiziana Cera Rosco, Giacomo Tringali e tanti altri tra cui Arash Radpour, Susanna Sinclair, Baldo Diodato, Futur Balla, Desiderio, Angelo Bellobono, Marino Melarangelo e Piero Gilardi.
E’ il numero zero di un format turistico per giovani che vogliono fare del viaggio un’occasione di condivisione. Conoscere nuove persone e incontrarsi con l’arte contemporanea.
Un Ostello, come ce ne sono diversi in Europa ma unico nella sua realizzazione, proiettato nel nuovo millennio con tecnologie all'avanguardia (wi-fi ultraveloce, possibilità di affittare un i-pad, chiavi elettroniche/badge e/o con codici numerici) design contemporaneo, galleria d'arte integrata, Boutique Hostel (possibilità di acquistare oggetti, opere, soluzioni di arredo).
Nato dalla mente di un artista è il luogo per vivere l'esperienza di dormire in un opera d'arte. Pernottare in un museo per rendere l'esperienza "contemporanea" immersiva a 360 gradi.
Non tutti possono accedere. Le persone dovranno garantire determinati standard di capacità integrativa, di curiosità, educazione e socialità.
E' il luogo dove dalla realtà virtuale dei social si passa alla realtà dell'incontro. Si potrà accedere solo se si è in possesso di un account su Face Book; infatti le persone potranno conoscersi prima virtualmente e magari organizzare gite prima dell'arrivo.
Uno spazio virtuale e poi "reale" dove poter viaggiare da solo o con amici/amiche per incontrare altrove… l'altro...l'Arte!
powered by Franco Losvizzero
Uff.Stampa Francesco Caruso Litrico
mob. +39 333 468 2892
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ENG PRESS
MOMA Hostel - Habitable museum
We are delighted to invite you to the inauguration
Sunday, 19th of March 2017
From 6:00-10:00 p.m.
in Via Paolo II, 7 Rome (50 mt. from the train station San Pietro; 200 mt. from the colonnade of St. Peter)
It is a new Concept Hostel dedicated to the new generations of travelers.
M.O.M.A.
Meet
Others
Meet
Art
With works by Diamond, Davide Dormino, Barbara Salvucci, Matteo Giuntini, Luca Grechi, Virdi, Francesca Romana Pinzari, Franco Losvizzero, Mauro Magni, Angelo Colagrossi, Gaia Scaramella, Cristiano Quagliozzi, Raimondo Galeano, Tiziana Cera Rosco, Giacomo Tringali and many others.
It is the number zero of a touristic format for young people who want to make their trip an occasion to share.
Get to know new individuals and encounter contemporary art.
A Hostel, like others already existing in Europe, but unique in its realization, projected in the new millennium with vanguard technologies (high speed wi-fi, possibility to rent an iPad, electronic keys/badge and/or with numeric codes) contemporary design, an integrated art gallery, a Boutique Hostel (possibility to buy items, works, fitments).
Born within the mind of an artist, it is the place to live the experience of sleeping in an art work. Stay the night in a museum in order to make the “contemporary” experience immersing at 360 degrees.
Not everyone is allowed. The individuals have to guarantee a certain standard of integrative capacity, curiosity, education, and sociality.
It is the place where one passes from the virtual reality of social media to the reality of encounters. You get to enter only if you are in possession of a Facebook account.
The individuals can get to know each other virtually first and even organize tours prior to arriving.
A virtual space and then a “real” one where one can travel alone or with a friend in order to encounter elsewhere … the other … Art!
powered by Franco Losvizzero
Uff.Stampa Francesco Caruso Litrico
mob. +39 333 468 2892
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COMUNICATO STAMPA
Sabato 31 ottobre 2020
Dalle 12.00 alle 22.00
Inaugurazione mostra: Learn To Fly
Presentazione del Catalogo: Museo Abitabile
Museo Abitabile: Via Paolo II, 7 Roma
*Con tutte le precauzioni Anti Covid
Per la Rome Art Week il Moma Hostel - Museo Abitabile organizza l’inaugurazione della sua collezione e la presentazione del Catalogo ufficiale.
32 artisti in esposizione con lavori site-specific per circa 300 opere.
Artisti presenti:
ANGELO BELLOBONO, TIZIANO BELLOMI, ALESSANDRO CALIZZA, ALESSANDRO CANNISTRÀ, TIZIANA CERA ROSCO, ANGELO COLAGROSSI, ARIANNA DE NICOLA, DESIDERIO, DIAMOND, BALDO DIODATO, DAVIDE DORMINO, ROCCO DUBBINI, 4 HANDS, RAIMONDO GALEANO, GEOLOGIKA, PIERO GILARDI, MATTEO GIUNTINI, LUCA GRECHI, MICAELA LEGNAIOLI, FRANCO LOSVIZZERO, MAURO MAGNI, MARINO MELARANGELO, ANDREA NURCIS, VERDIANA PATACCHINI, FRANCESCA ROMANA PINZARI, CRISTIANO QUAGLIOZZI, ARASH RADPOUR, BARBARA SALVUCCI, GAIA SCARAMELLA, SUSANNA SINCLAIR, ADRIAN TRANQUILLI, GIACOMO TRINGALI.
Un operazione iniziata 3 anni fa, rivolta ad un nuovo pubblico di viaggiatori. Un “museo abitabile” proprio perché è organizzato per dormirci dentro. E così è stato per questi 3 anni. Turisti da tutto il mondo hanno affollato le camere fino a renderlo una delle strutture ricettive più di successo della capitale. Riportata sulle più importanti guide turistiche ha raccolto anche premi di portali come Booking e Air B&B.
Sabato 31 ottobre, mentre teatri, cinema, mostre in tutto il mondo chiudono, il Museo Abitabile apre con un evento eccezionale. Un cortile di 700 mq ospiterà il pubblico ben distanziato. A piccoli gruppi le persone potranno entrare e ammirare la collezione e perché no, comprare le opere. Il mondo della cultura sembra non aver considerato le difficoltà degli artisti visivi. Con questo gruppo di artisti ci sarà l’occasione per conoscere dinamiche indipendenti ed efficaci che hanno fatto a meno di finanziamenti pubblici e che affermano una generazione di artisti di primo piano a livello internazionale.
L’arte ci fa volare lontano con la fantasia e la poesia da qui Learn To Fly come titolo.
Ora che non ci sono turisti facciamo il pieno di opere e trasformiamo il museo in galleria. L’artista non si ferma. L’arte non si ferma. Sostenerla significa investire nella rinascita culturale che mai come in questo momento può tornare ad essere il volano di questo paese.
Uff.Stampa Francesco Caruso Litrico fralit@alice.it
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Introduzione al Museo Abitabile
Il Museo Abitabile nasce da un garage ristrutturato e trasformato in camere e spazi comuni di una struttura ricettiva. L’idea sin dal 2015 è stata di riunire in uno stesso spazio, le opere di artisti che stimo e che nel tempo ho scambiato con collezionisti e amici artisti; sono circa 300 lavori, alcuni della mia collezione altri realizzati site-specific nelle stanze e nelle aree comuni. Come il grande murales di Cristiano Quagliozzi realizzato con inchiostro a china su parete come fosse una grande incisione. Ci sono voluti 15 giorni e 15 notti in cui l’artista, durante il cantiere, ha dormito e vissuto nell’area comune su un materasso a terra per realizzare un murales di 12 metri quadri. La sfida era quella di amplificare i suoi sogni surreali realizzati su carta A3 con trattopen su una superficie enorme senza progetto iniziale, senza perciò un bozzetto ma lasciando, come è nella sua pratica abituale, che il segno gli parlasse. Il risultato è stato sorprendente e ammaliante.
Nella hall sono stati esposti per la prima volta i cristalli artificiali di Francesca Romana Pinzari, un grande onore per me aver inaugurato una serie che non smette di regalarle grande soddisfazione. Considero Francesca una vera alchimista del nuovo millennio e se l’opera negli ultimi cinquant’anni si è sentita sempre più stretta nelle cornici, con il suo lavoro Francesca ci riporta alle origini non solo dell’arte ma del pianeta intero. Nella terra si scoprono i cristalli fossili più splendenti, ricrearli significa fare i conti con “la Madre Natura” che è in ogni donna. Non a caso la hall porta la firma di un’altra artista che amo: Barbara Salvucci. Il banconote, l’armadio a parete e l’opera installazione con fil di ferro, rigorosamente grigio-metallo, portano la sua firma. La trama nascosta della natura è la sua missione; evidenziarne l’armonia con tecniche incisorie antichissime su zinco il risultato. Due donne creatrici animano l’ingresso… non poteva essere altrimenti.
La stanza n°1 porta i “segni” di Gaia Scaramella. Mani in resina che si lanciano con fili come ragnatele a superare il limite di una parete. Attraversano e sorvolano il letto per “tirare i fili” di un abbraccio spazio-temporale nell’unica stanza progettata per diversamente abili. Il mio compito è stato sin dall’inizio di trasformare gli spazi in luoghi luminosi e bianchi affinché le opere spiccassero. Realizzare delle installazioni sottili e forti come il lavoro di Gaia ‘il fulmine a ciel sereno’ che taglia le squadrature architettoniche di una camera chiusa.
Nella camera n°2 l’intervento site-specific è del mestro Angelo Colagrossi. Una camera immersiva, un bosco pittorico fatto di colature, pennellate e numeri. Calcoli impalpabili che scorrono dal basso verso l’altro e viceversa in un flusso di coscienza che solo l’Artista riesce fermare sulla tela, in questo caso sul muro. Nella stanza accanto, la n°3, un caldo abbraccio di Mauro Magni ci spinge ad incontrarci con un mantra tibetano. Una pittura fatta di lettere, in questo caso, che accarezzano l’anima.
Nella stanza n°4 un lavoro realizzato site-specific di Giuntini con una parete intera e con disegni 10x15 cm racconta la sua visione di Erotika, titolo appunto della stanza. Segni e geroglifici di trasposizione pittorica dei sensi coinvolti in un possibile/impossibile amplesso. La n°5 vede delle sagome bassorilievo scolpite nel legno di Giacomo Tringali, sirene dormienti che fanno compagnia ai sogni degli ospiti.
Fuori ci sono in tre chiodi di Davide Dormino che si tengono appoggiati per le teste, quasi ad indicare una piramide e una vicinanza a San Pietro. Tre chiodi vacanti strappati da una croce alti ognuno tre metri che si sovrappongo al Campanile di Santa Maria delle Fornaci, la chiesa che sovrasta il cortile del Museo Abitabile.
Opere evidenti e opere nascoste di tanti altri artisti, lavori che hanno preso mesi di lavoro e opere di concetto, tutto serve a tratteggiare un momento storico per l’arte dove maestri e nuove generazioni si intersecano in un mini labirinto dove mi ritrovo. Una collezione che delinea ciò che amo, una generazione poco rappresentata o forse in via di definizione come un unicum ponte che attraversa questo fine/inizio di millennio.
Il soffione immagine simbolo del catalogo. Il cerchio che disegna il soffione sarebbe il simbolo di questa nuova reunion. Quel cerchio che realizzò Raffaello con un foglio e carboncino di fronte alla commissione esaminatrice per gli affreschi in vaticano. Nel 2020 ricorrono in 500 anni dalla morte del grande artista e come non rendere omaggio a chi a Roma ha fatto la differenza. Simbolo anche dell’incipit di Amarcord, capolavoro di Fellini, di cui ricorree sempre quest’anno il centenario della nascita.
La sfera è anche un “raccordo” di spinte centripete ma anche l’inclusione di tutte le forze. Il cerchio è un punto, un centro, come “La Capitale”, si auspica, non solo nel panorama nazionale, possa tornare ad occupare per la cultura, per la bellezza, per la ricerca il posto che le compete.
Il Museo Abitabile è un piccolo contributo, ma gli artisti che lo animano oggi, sono certo, volano e voleranno alto come i semi di un Dente di Leone. Da qui il titolo “Learn To Fly” per l’evento di presentazione del catalogo, lì dove le opere sono riunite: Il Museo Abitabile.
Franco Losvizzero direttore del progetto Museo Abitabile
Uff.Stampa Francesco Caruso Litrico fralit@alice.it
Project: Studio su Bosch 5 artisti per una mostra futura - Museo Macro powered by Losvizzero according with Giorgio de Finis
CS
STUDIO SU BOSCH
Per una mostra futura…Oltre l’abisso
Al Museo Macro 5 artisti si confrontano su un tema comune: Hieronymus Bosch e i suoni mondi surreali, per una rielaborazione contemporanea. Tutti nello stesso periodo e nello stesso museo per una residenza di ricerca continuata e giornaliera. Da un idea e con la selezione di Franco Losvizzero il mese di Dicembre 2019 sarà il periodo della ricerca e del confronto dal vivo sul maestro che più di ogni altro ha contaminato e continua ad ispirare generazioni d’artisti. Nel 2021 il risultato sarà raccolto nella mostra omonima con sottotitolo: “Oltre l’Abisso”.
Negli Atelier al secondo piano dal 17 al 22 Dicembre ci sarà Marya Kazoun, Tiziana Cera Rosco e Matteo Giuntini. Al primo piano nell’Ambiente 2 (già in atto) c’è Alessandro Bavari in coppia con lo stesso Franco Losvizzero per tutto il mese di Dicembre.
Sabato 21 Dicembre 2019 ci sarà l’evento che vedrà tutti e 5 gli artisti presenti negli spazi tra i due piani del Museo Macro (Ateliers e Ambiente 2). Dalle 18.00 alle 22.00 si festeggerà l’amore per Bosch perciò l’amore per l’arte, con delle opere ultimate per l’occasione, proiezioni inedite e performance dedicate.
Marya Kazoun vive a Venezia. Lavora con diversi materiali fra I principali; tessuti, bamboo e vetro di Murano. E' un artista poliedrica e le sue istallazioni/performance la vedono coinvolta spesso in prima persona. Già presente in diverse occasioni alla Biennale di Venezia presenta: “Alphard Gateway” (Portale Alphard). -Mentre Bosch entra nell’uomo mangiandolo, l’artista libano/canadese Kazoun crea portali tramite i quali si arriva all’essenza dell’emotività umana.-
Tiziana Cera Rosco artista e poetessa. Vive a Milano. Il corpo (il suo) e la parola sono al centro della sua ricerca e delle sue performances che si snodano tra rituali e simbologie di una memoria che va oltre il tempo e lo spazio. Cera Rosco presenta per Studio su Bosch: “Santa Barbuta” una rielaborazione del trittico del maestro intitolato Il Trittico della Martire Crocifissa. La storia della vergine che chiedendo la grazia a Dio, la prima notte di nozze combinata dal padre, le viene concesso il miracolo della barba, causando l’ira del genitore, il quale la punisce crocifiggendola.
Matteo Giuntini vive a Livorno. La ricerca del tratto come il segno lo rendono prima di tutto pittore di forme e mondi da cui trapelano suggestioni dell’assurdo così come la leggerezza del gioco. Per Studio su Bosch presenta: “Zizzania (ex voto)” focalizzandosi sul lato oscuro ed ingannevole della natura. Una rivisitazione del maestro che amplifica quell’approccio surreale in una delle correnti artistiche più recenti, quel pop-surrealismo che tanto deve al Maestro del Bosco.
Alessandro Bavari vive a Latina. Visual Artist, fotografo, video maker e maestro della post-production digitale, è stato l’Art-Director e Concept-Artist nell’ultimo ALIEN Covenant di Ridley Scott.
I suoi lavori fotografici ricreano scenari post-apocalittici, con la fotografia e il digitale si è ritagliato negli anni un “visione” personalissima del mondo dell’Oltre. Insieme con Losvizzero per Studio Su Bosch presenta: “Il Giardino delle Delizie”.
Franco Losvizzero vive a tra Roma e New York. Regista e artista visivo. I suoi film come le sue opere attraversano le arti visive con pittura, scultura, installazioni e performance, per sondare i meandri dell’inconscio ove suggestioni e simboli alchemici si incontrano con la contemporaneità. Ha partecipato più volte alla Biennale di Venezia con diverse mostre negli USA. La sua performance del Coniglio Bianco (una donna completamente nuda, dipinta di bianco e con una maschera di coniglio) negli ultimi 10 anni ha scosso e creato polemica non solo in Italia. Per l’Ambiente 2 del Macro Asilo, in coppia con Bavari hanno creato un set-cinematografico-performativo per sondare oltre il movimento filmico un giardino-bestiario contemporaneo.
Uff. Stampa Francesco Caruso Litrico
17 - 22 Dicembre in tre Atelier
5 - 28 Dicembre Ambiente 2
MACRO ASILO
Museo Macro. Via Nizza, 138 Roma.
Orari: dal Martedì alla Domenica 10.00-20.00. Sab. fino alle 22.00.
Ingresso Gratuito.
Project powered by Losvizzero
@studiosubosch